Jean Nouvel 

Con una carriera quasi cinquantennale, coronata anche da un premio Pritzker, la figura di Jean Nouvel si forma come figura di archistar mondiale, ma le fondamenta di questa evoluzione sono solidamente radicate nel contesto francese.

Nato a Fumel nel 1945, ha dichiarato di aver da sempre voluto fare il pittore ma di essersi rivolto all’architettura per ragioni di buon senso: Nouvel studierà architettura all’École Nationale Supérieure des Beaux Arts di Parigi, dove si laureerà nel 1972.

Ancora al periodo degli studi risale però la sua esperienza al fianco di Claude Parent: nello studio del grande radicale francese svilupperà tanto la tendenza al sottolineare una cifra avanguardistica in ogni proposta architettonica, quanto un approccio hands-on, cominciando da subito ad operare nei cantieri, ma soprattutto una pratica della discussione e della critica che sarà poi base del suo posizionamento teorico nel discorso architettonico interazionale.

La crescita della sua figura passa attraverso l’inserimento nell’onda di nouvelle architecture française degli anni ’80 di Mitterrand, che vuole portare la Francia in una posizione di avanguardia nella ricerca tecnologica unita ad un’attenzione per il contesto urbano: in questo scenario, Jean Nouvel si sviluppa come soggetto libero, che valorizza l’importanza degli aspetti espressivi delle tecnologie costruttive, dell’ high-tech di quegli anni, creando macchine dal forte valore iconico e dai molteplici contenuti linguistici.

I progetti recenti di Jean Nouvel testimoniano una combinazione dei due aspetti fondamentali della poetica: edifici sia pubblici sia privati dove ritorna il valore espressivo, creatore di spazio e identità, della soluzione tecnologica.

Opere famose: