Renzo Piano – figura chiave dell’architettura internazionale degli ultimi quarant’anni – nasce a Genova nel 1937, figlio di un costruttore, Carlo, che fin dalla tenera età lo introduce alle pratiche del cantiere.
Frequenta le scuole di architettura dell’università di Firenze e del Politecnico di Milano, dove si laurea nel 1964.
Terminata l’esperienza nel capoluogo lombardo, Renzo Piano si trasferisce negli Stati Uniti e, tra il 1965 e il 1970, lavora con Louis Kahn a Filadelfia, intessendo contemporaneamente stretti legami con l’ingegnere polacco, emigrato a Londra, Zygmunt Stanislaw Makowski.
A questa embrionale fase della sua carriera risalgono pionieristiche opere in cui vengono sperimentate strutture spaziali leggere, a guscio, realizzate con modernissimi sistemi costruttivi che, a volte, lo inducono a cimentarsi in cantieri altamente industrializzati e che, spesso, accomunano la ricerca di Piano a quella del maestro francese Jean Prouvé.
Apice di questa fase è dalla sede della B&B Italia a Novedrate di Como (1971-1973), che con gli interventi precedenti condivide l’interesse alla costruzione per singoli pezzi, altamente tecnologici e affrontati come fossero oggetti di design, che vengono assemblati per dar vita all’intero progetto.
Una metodologia di lavoro che ancora oggi caratterizza il linguaggio progettuale di Renzo Piano.
Filo conduttore di tante altre operazioni è, invece, il rapporto con l’acqua: un elemento che nel corso degli anni ha assunto un ruolo progressivamente più incisivo, inteso non come semplice orpello urbano ma come strumento attraverso cui costruire nuovi paesaggi, in cui natura e artificio s’intrecciano.

Opere famose: